lunedì 14 giugno 2010

Non ho bisogno di TEMPO


Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all'indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell'equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno i conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.

Ogni goccia di saliva che c'è in te ho cercato di sentirla mia la tua bocca cieca che mi aspetta sento che ha ragionevolmente fretta

venerdì 11 giugno 2010

Quando sentirai che afferra le tue dita la riconoscerai la forza della vita che ti trascinerà con se non lasciarti andare mai


io vissi insieme ad altri
tra orizzonti aperti
con sogni da sognare
con lotte da sperare

oggi si sta da soli
costretti in corridoi
ad occhi aperti
sulle pareti strette

muovi i tuoi passi
sull'unico orizzonte
che ancora t'han lasciato
forse per distrazione

Raggiungiti, se puoi!

Scopami fra fiori urlanti strategie insetti malvagi da scacciare e maledire

mercoledì 9 giugno 2010

Occhi blu che ridono nel sole, che ridono nella pioggia, la bimba ha gli occhi blu, ed io sono a casa, ed io sono a casa di nuovo,


Il mio secolo non mi fa paura,
il mio secolo pieno di miserie e di crudeltà
il mio secolo coraggioso e eroico.
Non dirò mai che sono vissuto troppo presto
o troppo tardi.
Sono fiero di essere qui, con voi.
Amo il mio secolo che muore e rinasce
un secolo i cui ultimi giorni saranno belli:
il mio secolo splenderà un giorno
come i tuoi occhi.

Nello SPECCHIO hai visto l'ombra che si dimena è la VITA


L'amore è come uno specchio,
quando ami qualcuno tu diventi il suo specchio
e lui il tuo.
E specchiandoti nel reciproco amore
vedi l'infinito.

Tu volavi lieve sui giardini della preeternità poi ti allungavi sopra i gelsomini.


Picchiasti alla mia porta
e ti lasciai entrare nel labirinto del mio ego,
sciogliesti il ghiaccio delle mie pareti
e ne facesti azzurro mare agitato.
Ti lasciai coltivare i fiori di quel giardino
dove, oggi, il mio occhio può
andare laddove la ragione si perde.